La responsabilità sociale verso la nostra Comunità è connessa ad ogni nostra azione e anche la quotidiana e consapevole raccolta differenziata dei rifiuti diventa una risorsa di rilievo per il processo di crescita culturale, oltre che economica. In particolare in questo progetto Savno, attraverso la raccolta dell’olio vegetale esausto fatta da De Luca Servizi, dona un contributo economico a FdC per ogni kg di olio vegetale esausto che ogni cittadino è invitato a conferire negli appositi contenitori distribuiti sul territorio dei Comuni aderenti all’iniziativa.
Raccogli l’olio e doni un tesoro
Campagna per il recupero dell’olio vegetale esausto.
IL PROBLEMA DELL’OLIO
Un solo litro di olio (ovvero il contenuto di una bottiglia) può inquinare ben 1000 metri cubi di acqua. Questo perché crea sulla superficie una specie di tappo che impedisce l’ossigenazione e il passaggio dei raggi solari, causando la morte di piante e animali. Per non parlare poi dei danni provocati dall’olio al suolo, alle falde acquifere o ai depuratori comunali. L’olio scaricato nel lavandino e nel wc impedisce infatti a questi impianti di funzionare correttamente richiedendo continue spese di manutenzione e ingenti spese energetiche.
QUALE OLIO SI RACCOGLIE?
Nelle cisterne si raccolgono esclusivamente gli oli esausti da cucina: l’olio d’oliva, da frittura, di conserve, delle scatolette del tonno o di altri cibi sottolio. Non va bene invece l’olio minerale da motore, che va conferito a parte presso l’ecocentro in un contenitore dedicato.
DA RIFIUTO A RISORSA
Solo lo smaltimento controllato e corretto può garantire la salvaguardia dell’ambiente e trasformare l’olio usato in risorsa. Se l’olio della scatoletta (o quello della padella dove abbiamo appena fritto le patatine) viene raccolto e conferito nelle apposite cisterne può trasformarsi in biodiesel, lubrificanti per macchine agricole, asfalto per l’edilizia e saponi per diversi settori industriali.
COME RACCOGLIERE L’OLIO ESAUSTO
Una volta raffreddato, se usato per cucinare, l’olio alimentare va versato in imballaggi di plastica di recupero (vanno bene le bottiglie di acqua e bibite, o, ancora meglio, i flaconi vuoti di detersivo o ammorbidente). Una volta svuotati, i flaconi si possono riutilizzare.
UN PO’ DI NUMERI
Ogni italiano produce in media circa
5
Purtroppo i rilevamenti evidenziano che nei Comuni della Sinistra Piave vengono raccolti meno di
1
pro capite, il che significa che la quasi totalità dell’olio viene mal conferita. Un vero problema ambientale cui però possiamo porre rimedio: proprio come si fa per carta, plastica, lattine, secco e umido, anche l’olio deve essere raccolto in modo differenziato. In tutti i Comuni esistono dei contenitori per la raccolta: si trovano all’ecocentro oppure in alcuni punti distribuiti sul territorio.